FANT 0281 - Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere), la "Cà di Toniee" (Casa dei Tonielli): esterno
Notizie storico artistiche
Autore | Fantini Enrico (Bologna, 1928-2013) |
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Stampatore/Editore | |
Forma Specifica dell'Oggetto | stampa su carta |
Misure (in cm; hxb) | 24x18 |
Misure negativo (in cm; hxb) | lastra 15x10; negativo 7x6 |
Serie | |
Indicazione di colore | b/n |
Orientamento | |
Timbro di spedizione (luogo e data) | |
Fondo | Luigi Fantini |
Soggetto | Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere), la "Cà di Toniee" (Casa dei Tonielli): esterno |
Oggetto | Positivo |
Materia e Tecnica | |
Titolo attribuito | |
Cronologia | anni Novanta sec. XX° |
Luogo della ripresa | Chiesina Farnè (Lizzano in Belvedere) |
Data della ripresa | 1970 |
Bibliografia | Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. I/254, pag. 261. |
Nota | Chiesina Farnè si trova a 709 metri s.l.m., ad appena quattro km. da Vidiciatico, ai piedi della catena dei Monti della Riva. Nei pressi scorre il Dardagna, torrente ricco di acque. Il nome sembra derivi da farnia, specie di quercia a foglie larghe. La località era conosciuta anche come "Chiesina di capel Buso", dal vicino monte, sul quale, nel 1762, fu posto un "termine" che segna il confine tra il territorio modenese e bolognese. Nelle vicinanze esiste ancora una costruzione, in parte distrutta, che fungeva da dogana ed era una vecchia torre. A poca distanza da Chiesina Farnè si trova la borgata di "Cà di Julio" da dove sembra sia transitato Giulio Cesare dopo la conquista della Gallia. Enrico Fantini scattò questa fotografia nel 1970. Come quelle di Luigi Fantini (suo zio), fa parte di una serie di scatti che documentano soprattutto una particolarità dell'appennino bolognese presente solo nell'alta Val Dardagna, ovvero, i camini. Questi comignoli di forma cilindrica sono talvolta sormontati da rozze raffigurazioni di teste umane (spesso poste anche presso gli angoli delle case) o da "mamme" (sorta di mammelloni scolpiti). Non si conosce l'esatta origine del significato di queste presenze ma, quasi certamente, deriva da riti sacrali e propiziatori precristiani. |